Villa Il Rubino, conosciuta anche come “Albergo Belsito” e appartenuta ad un’antica ed importante famiglia caprese, si presentava come un vecchio palazzo decadente, privo dell’identità architettonica mediterranea. Anche il giardino, benché conservasse il suo fascino, era in evidente stato di abbandono e di degrado, così come il grande terrazzo di copertura che, a dispetto dello splendido affaccio sulla baia di marina piccola, era un deposito di grandi cisterne d’acqua. L’obiettivo principale dell’architetto Fabrizia Frezza è stato quello di riportarne alla luce il carattere originario. La villa, che oggi è un "Luxury Rent", si divide su due livelli: il piano terra è composto da due saloni, la zona pranzo, la cucina ed un appartamento di servizio. In tutti gli ambienti della casa sono stati ripristinati i soffitti a volta. Il bianco è il colore dominante del piano terra anche grazie alla scelta del pavimento in cotto bianco trattato a cera. La monocromia è interrotta solo da qualche delicato tocco di colore che dà vivacità all’ambiente. Al piano superiore è situata la zona notte dove ogni camera è dotata del proprio bagno. In questa area della casa l’architetto Fabrizia Frezza ha preferito utilizzare per il pavimento le tipiche ceramiche capresi che incorniciano in modo elegante e divertente il cotto bianco. Solo ceramica, invece, per i bagni, ma in questo caso con disegni e colori diversi rispetto al resto della casa. Anche in questo piano sono stati ripristinati i soffitti a volta: nelle camere da letto e nei bagni sono state recuperate le volte a crociera, mentre nel corridoio trionfa la volta a botte. L’arredamento è composto in gran parte da mobili disegnati dall’architetto con l’inserimento di alcuni elementi ricercati e trovati in giro per il mondo, come il grande baule in cuoio, il maestoso lampadario in cristallo nero dell’ingresso e l’antico specchio del ‘700 veneziano. Per creare un’atmosfera calda ed accogliente l’architetto ha utilizzato tessuti in cotone e lino e mobili dalle tonalità neutre, con qualche accenno di colore come tributo all’identità brasiliana della committente. Il sapore mediterraneo è stato ricreato anche all’esterno grazie all’utilizzo di grandi colonne tipicamente capresi che invadono l’intero prospetto della villa. Al terrazzo di copertura l’architetto ha dato un accento più contemporaneo: la monocromia del bianco è interrotta solo da una lunga lama d’acqua che percorre in senso longitudinale tutta la superficie e che termina con una grande vasca idromassaggio in muratura. Al giardino è stato restituito il carattere caprese grazie a tre elementi: il grande forno centrale, le morbide sedute in muratura poste sotto un pergolato di glicine e un grande tavolo in ferro disegnato su misura da Fabrizia Frezza e rivestito da ceramiche antiche. Un ulteriore tocco di originalità è dato dall’area dedicata agli odori e ai colori: un gran numero di piante richiama il calore e la bellezza dell’isola. La scelta di dare alla facciata il colore rosso pompeiano nasce, invece, dal desiderio di recuperare il peso architettonico e l’importanza di questa villa perduti nel tempo.
CLIENTE: Privato STATO: Completato 2010